venerdì 5 giugno 2020

bomba d'acqua 04 06 20


la storia inizia con lei/lui in cima ai gradini della capanna, tra la porta ed il paravento di legno che la protegge. ho provato gentilmente a spostarla dopo lo spavento iniziale per la sorpresa nel trovarla davanti all'improvviso "invitandola" a scendere un paio di gradini ma lei/lui ha continuato a risalirli tanto che ho dovuto chiudere la porta per evitare di farla entrare e rinchiuderla accidentalmente dentro.



da sotto la porta notavo il suo avanti e indietro nervoso sulla soglia ed ero stupito del comportamento ma non lo capivo...tristemente l'ho scoperto  dopo circa un'ora e mezza.


nel male è andata bene, gli animali non ne hanno risentito, l'orto ha retto il colpo e nonostante il vento fortissimo le canne di pomodori e fagioli si sono solo inclinate, le piante di patate accasciate, anche le piccole piante grasse ripicchettate da poco non si sono scomposte ed ho fatto in tempo a ripararle quasi tutte. il gazebo invece non ho fatto in tempo a chiuderlo ed ha subito qualche ferita strutturale ma è già al suo posto e solo con un pò di acqua in casa da sotto la porta me la sono cavata. oggi c'è il sole, speriamo.....

durante il temporale invece lei/lui mi guardava così....






martedì 19 maggio 2020

cova amrock

annata storta su molti fronti, anno bisesto anno funesto...anche le amrock covano.
non c'è cosa peggiore per una ovaiola (perchè tale è con le sue 200/220 uova l'anno) che covare, perchè con 20 giorni di fermo sulle uova e oltre 30 giorni di svezzo nidiata dove non depone il danno all'allevatore è importante, pensa se fa 2 o 3 cove.
pascolo costante, nido in comune, 8 femmine con 2 galli, alimentati da granaglie e misto ovaiola, sempre all'aria aperta, estate ed inverno, se piove scelgono loro se ripararsi o bagnarsi, così da anni è la mia tecnica d'allevamento. i soggetti in questione sono tutti nati nel 2019 ma qualcosa è andato storto.
ho provato per giorni a scacciare la gallina dal nido, niente, alla fine mi sono arreso io e l'ho messa in cova...passano due giorni e la storia si ripete con una seconda femmina, solita trafila e solita mia resa...ma dopo altri due giorni, terza femmina...


mi sono comunque fatto un'idea, all'inizio sembrava una stupidata: la zona è battuta da un gruppo di oltre 10 corvi che predano uova al mio vicino, ad un mio amico invece hanno mangiato degli australorp di due mesi, il mio pensiero è che per proteggere il nido comune dalle predazioni una rimane sopra le uova finchè...finchè non si trova a suo agio. tolto la prima galliva che cova, una seconda prende il suo posto a difesa e la storia si ripete. dopo che la seconda amrock si è posata ho provveduto ad eliminare il problema corvi, infatti la terza non ha trovato modo di rimanere ferma nel nido e la cova non è partita.
altri nuclei con un'età diversa e confinati senza predatori non presentano il problema nè mai lo hanno presentato, solo una femmina qualche anno fa provò la cova ma dopo una decina di giorni si alzò (era comunque libera al pascolo con topi che rubavano le uova).
i vecchi usavano "ubriacare" le galline con pane ammollato con vino e queste, rimbambite e messe in una zona buia per tre giorni, vi rimanevano e covavano....chissà....

venerdì 24 aprile 2020

2020 odissea nell'orto....al tempo del covid....

qualcuno preferiva comprarsi il macchinone da 50mila euro...ho preferito un orto...qualcuno (che ho comunque nel cuore) ora abita in quattro persone in 60 metri quadrati, io resto fuori a governare bestie e fare orto...mi rendo conto che la vita sociale non mi è cambiata molto, il lavoro in fabbrica non lo hanno fermato, i bimbi non fanno niente come in qualsiasi altra estate normale, le bestie mangiano 2 volte al giorno ugualmente, nell'orto non mi viene a trovare nessuno perchè tanto lì bisogna lavorare....solo il mi' babbo ha deciso di posare lo zaino ed andare avanti....


























mercoledì 1 maggio 2019

cocincina nana col. dorata frumento

come annunciato sono andato a fare la conoscenza di un noto allevatore di cocincine nane (e non solo) assieme all'amico enzo, alla ricerca di pulcini della colorazione dorata frumento, tale enri lazzari di villa basilica, socio dell'associazione apuana avicoltori; non sto a dilungarmi sulle razze da lui allevate, sulla pulizia e l'organizzazione del pollaio, tutti elementi facilmente verificabili e confermabili da tutti gli appassionati che gli hanno fatto visita, punto direttamente sugli acquisti che abbiamo fatto, di cui abbiamo avuto una precisa descrizione iniziando con la visione dei "genitori", del nucleo di riproduttori presente in azienda, con la presentazione dei soggetti, dei loro pregi e dei loro difetti, con il nome dell'allevatore da cui la linea proviene (bruno picasso) per poi passare a quello che amo definire "l'angolo cottura", la zona incubatrici e pulcinaia. ho apprezzato tantissimo le raccomandazioni fatte dall'allevatore che, anche se possono sembrare scontate, denotano amore e passione per la sua opera. ho imparato anche un trucchetto magari conosciuto già da tanti, in parte applicato anche nella mia conigliera, ma qui completato: nell'acqua di bevanda dei pulcini viene aggiunto un cucchiaino di aceto come disinfettante (e fin qui lo sapevo), inoltre enri aggiunge uno spicchio d'aglio pestato, il tutto ogni litro d'acqua. 
alla fine della mattinata mi sono portato a casa 10 pulcinotti, già con un bel piumaggio, 3 maschi e 7 femmine mentre enzo si è preso 3 belle femminucce avendo lui già due galli uno dorato frumento ed uno argentato frumento (questi ricordo nati da uova di simone cepollina). per ora sono stati rimessi sotto la lampada perchè fuori il tempo è sempre balordo, con giornate instabili dal punto di vista climatico, prevedo nella prima settimana di maggio di spostarli fuori, solo allora pubblicherò le foto.

30 aprile 2019: portati fuori una mezza giornata, rimessi a sera sotto la lampada; il tempo è balordo, sull'appennino ha rifatto la neve, qui alternanza acqua e sole, molto vento, messi in un gabbione per difenderli dai predatori, cornacchie e volpi in primis.



lunedì 18 marzo 2019

sterno deviato

buongiorno, stavolta il problema è grosso. al momento della selezione dei riproduttori nati nel 2018 mi sono trovato ad un grosso guaio: quasi tutti soggetti presentavano in maniera più o meno marcata lo sterno deviato. grande giramento di bolas, ingrassati i soggetti ad uso mensa tranne alcune femmine che dovranno, almeno per la stagione 2019, produrre uova per l'autoconsumo. vi chiederete perchè ho lasciato questi soggetti, purtroppo anche la volpe ha colpito uccidendomi alcune femmine buone già in produzione e queste "riserve" devono tappare i vuoti lasciati nella produzione.

fin qui è storia, la colpa l'ha presa la genetica fino all'altra settimana, quindi cambiato gallo e ripartito con le femmine più lontane come età, quelle nate nel 2016. cosa è poi successo che ha rimesso tutto in discussione? una chiaccherata con un allevatore di Villa Basilica a cui ho chiesto pulcini di cocincina nana, Enri Lazzari. parlando telefonicamente con lui per la prima volta ho avuto un accenno all'argomento ammettendo chiaramente il mio errore nella selezione e lui senza tergiversare e chiedere altre informazioni ha detto "non tralasciare i posatoi". i posatoi? e che c'entrano con lo sterno deviato?. altri bla bla bla e tanti saluti a risentirci.
il pomeriggio pensavo e ripensavo alla telefonata, ho provato una ricerca in internet che però non ha prodotto frutti, ho provato a girare il quesito ad amici allevatori e soci dell'associazione toscana allevatori nonchè figure di rilievo nel mondo degli esperti, in fondo speranvo confermassero che avevo semplicemente sbagliato io ed invece leggete cosa è venuto fuori, mi si è aperto un mondo, in  una mezza giornata di messaggi ho imparato tante cose...

DOMANDA: Ciao, ho un quesito tecnico...ho sbagliato qualcosa nella selezione dello scorso anno, ho comunque "eliminato" quasi per intero i soggetti destinandoli alla mensa ma lasciando alcune femmine non per la riproduzione ma per avere qualche uovo in più per la mensa...ho avuto molti soggetti con lo sterno deviato, ho cambiato il gallo e per la selezione sono ripartito con femmine "più vecchie". Parlando stamani con un allevatore del problema (che comunque rivedo a fine mese e mi faccio spiegare meglio il suo punto di vista) mi suggerisce di controllare i posatoi. Ora, secondo la tua esperienza, non conoscendo i miei soggetti e la tipologia di allevamento e solo con una descrizione sommaria del problema, si può pensare solo ad un problema genetico o può anche aver influito un sistema gestionale non corretto? Grazie

RISPOSTA 1, federico vinattieri, socio ata e giudice fiav: Lo sterno deviato è un difetto da squalifica su tutte le razze.

Non è stato mai appurato se è un fattore genetico o un fattore fisico dovuto al posatoio. Fatto sta che proprio perché non è mai stato analizzato a livello genetico, si ipotizza che lo potrebbe essere, per cui la squalifica è doverosa per indicare all'allevatore di non farlo riprodurre.

Detto ciò ti dico che, a mio parere lo sterno deviato è un fattore prettamente fisico, lo dimostra il fatto che nelle razze piccole e più leggere è praticamente inesistente


RISPOSTA 2, marco galeazzi, socio ata e giudice fiav: Ciao Andrea, ci possono essere entrambi i fattori: insieme o isolati. Certi ceppi hanno questo problema, indipendentemente dal posatoio che usi, noi per esempio le Italiane argentate e abbiamo eliminato il gallo, quest'anno vediamo. Come posatoio noi usiamo degli ovali (rettangolari con bordi smussati) e ci troviamo bene. Ci sono anche teorie che una massiva contaminazione di coccidiosi nei pulcini può portare sterni deviati.
DOMANDA: Ecco, capisco, da una parte preferivo fosse solo genetica, limitavo di molto il problema, dall'altra sono quasi felice perché è un problema comune a diversi allevatori (mal comune mezzo gaudio). Problemi di coccidiosi, anche se non verificati con esami, non dovrebbero esserci perché almeno un po' di mortalità l'avrei dovuta avere, può comunque esserci qualche errore gestionale dalla schiusa in su. Uso molto l'incubatrice ma anche molto la cova naturale, all'incubatrice segue un periodo di "calca in spazi ristretti", cosa che non succede con la chioccia. A seguire e per tutto il periodo della vita uso posatoi in canna di bambù o quadrelli d castagno 10x10. Molti soggetti però prediligono posizioni assurde su rami o bordi delle cassette nido...un bel da approfondire. Un bell'argomento da approfondire... chissà se anche l'alimentazione può influire
RISPOSTA: Si, un esubero di proteine, in certe fasi della vita è in certe razze altera il normale accrescimento potendo provocare anche disturbi ossei e cartilaginei e, di conseguenza, secondo me anche sterni deviati.

RISPOSTA 3, matteo airaghi, socio ala: Si tratta soprattutto di un problema genetico. Però nelle razze grandi o pesanti, in presenza di una predisposizione, una superficie dura o metallica può favorire ed incrementare il difetto.

RISPOSTA 4, stefano venegoni, allevatore: Io direi più genetico, provo a chiedere a qualche collega con più esperienza e ti scrivo
RISPOSTA: Ho sentito il collega, dice che potrebbe essere sia genetico che dovuto all’umidità nell’incubatrice

RISPOSTA 5, andrea mangoni, allevatore: ciao, lo sterno deviato può essere dovuto sia a problemi genetici sia a posatoi di dimensioni inadeguate. Prima di eliminare i soggetti forse sarebbe stato opportuno vedere i posatoi. Come sono?
DOMANDA: Allevo solo amrocks, quindi polli anche di un certo peso. I posatoi sono un po' diversificati, alcuni sono di bambù di 4-5 cm di diametro, altri sono quadrelli di castagno di circa 10x10. Al pascolo hanno dei pali di castagno di circa 10 cm di diametro, comunque sono animali ignoranti e varie volte le ho viste passare le notti sul bordo delle cassette nido, comuni cassette da frutta. Da piccoli hanno avuto paletti di legno di pochi cm di diametro... sono stati eliminati perché ho pensato solo a genetica, il pensiero dei posatoi e' venuto ora parlando con un altro allevatore. Eliminati ma destinati al consumo alimentare, non buttati via. Ho lasciato solo qualche femmina perché avevo bisogno di fare uova per casa
RISPOSTA: i posatoi ideali dovrebbero essere in legno, larghi circa 3-3,5 cm e alti circa 7. Bordi smussati. Posatoi stroppo stretti o larghi possono effettivamente dare problemi di sterno deviato

RISPOSTA 6, simone cepollina, allevatore e membro fiav: Ciao, generalmente lo sterno deviato oppure lo sterno concavo è generato da un problema genetico ma nelle razze pesanti ( come la Amrock) può essere determinato dal sistema di allevamento. Durante lo sviluppo dei soggetti le ossa non,sono ancora formate , i posatoi possono quindi determinare questo problema. L'alimentazione può anch'essa accentuare il problema, usare quindi gli integratori (calcio) fino alla fine della crescita e tardare a mettere i posatoi.

RISPOSTA 7, fabio ferri, allevatore, giudice fiav ed ax presidente ATA: Il problema è aimè ricorrente e non sempre si riesce a capire in quanto certi anni si manifesta altri no o in misura ridotta.
Certamente un problema genetico si può supporre, ma a volte può essere anche il disturbo di un accrescimento troppo  veloce, anche causato da alimentazione eccessivamente proteica, che non è supportato da un accrescimento osseo proporzionato. Questo succede spesso in razze molto precoci, Livorno, Ancona ecc.
Anche problemi di appoggio a volte possono causarlo, suggerisco sempre di predisporre posatoi larghi, almeno 6/7/8 cm., i corrimano che si trovano per le recinzioni in legno impregnato, in sezione metà cerchio, che si trovano nei garden center sono,a mio avviso ottimali. I soggetti su posatoi non adeguati tendono a darsi maggiore stabilità poggiando anche il petto, per soggetti pesanti può causare problemi.
Come ha operato lo ritengo giusto, le torno a ripetere che non sono né un veterinario né un genetista, le mie osservazioni nascono solo da una pratica molto lunga.


RISPOSTA 8, margherita marzoni, docente universitario, responsabile zootecnico dell'allevamento avicolo "podere le querciole" dipartimento di scienze veterinarie università di pisa: Buongiorno, il problema non è semplice e sembra avere origini multiple: dovrebbe essere genetico ma anche nutrizionale e di allevamento (esempio posatoi troppo utilizzati dai soggetti e/o non adeguati per forma o diametro, anche durante la fase di crescita). Mando questo articolo (in inglese), abbastanza recente, che considera il problema da un punto di vista dell'impatto sul benessere animale ed accenna alle possibili cause
della fattura e deviazione dello sterno nelle ovaiole industriali. Spero possa essere utile.  

     purtroppo il file non riesco ad allegarlo al post, chi fosse interessato mi scriva per mail.





avete capito? non solo genetica, giocata alla pari con problemi gestionali dell'allevamento. continuo ancora la ricerca (se cercate anche voi impostate la ricerca su "deviazione osso della chiglia" piuttosto che su "deviazione sterno"), provo a sentire altre campane e raccogliere esperienze anche se queste sono già molto orientative. ringrazio tutti per la disponibilità, spero di poter contare ancora sul loro aiuto. 


l'unica pecca in questa ricerca è stata la mancata risposta di un allevatore ed espositore che ha avuto lo stesso problema un paio di anni fa con alcuni soggetti squalificati in mostra, della stessa razza; avrei sentito volentieri il suo pensiero anche perchè ha risolto subito la questione tornando competitivo alle mostre successive brillando anche in esposizioni nazionali.


AZIONI CORRETTIVE: 

  1. eliminazione dalla fase riproduttiva dei soggetti che presentano sterno deviato 
  2. ho sostituito il gallo continuando con la linea femminile presente 
  3. eliminazione dei posatoi nei pulcini e pollastri o di qualunque altro accessorio che questi possono usare come posatoio (eventuali tipi di mangiatoie e beverini) finchè non sono certo che questi possano influire sul problema 
  4. maggiore controllo nelle varie fasi di sviluppo dello sterno 
  5. reintroduzione dei posatoi dopo aver constatato come da punto precedente l'assenza del problema 
  6. sostituzione degli attuali posatoi con altri di misura e fattezza adeguati 
  7. adeguato mangime alle varie fasi di crescita, iniziato con le attuali schiuse con mangime pulcini 0-6 settimane con 21.5 proteine (attualmente i pulcini sia nati da schiusa artificiale che naturale consumavano mangime per ovaiole con aggiunta di misto polli nelle settimane successive oltre a scarti vegetali e successivamente pascolo libero dopo inanellamento) 
  8. sostituzione delle linee femminili se in presenza delle azioni sopra descritte il problema si ripete


ANALISI PERCORSO:

al tatto pulcini di un mese e mezzo non sembrano presentare problemi di sterno deviato. per curiosità ho anche incubato uova di galline con il problema per avere un raffronto, soggetti che comunque a maturità verranno destinati al consumo. si parla comunque di numeri piccoli e quindi per nulla attendibili ma soltanto orientativi, 10 pulcini con gallo nuovo e vecchia genetica femminile e 4 con madri che presentano il problema.

RICERCHE:


lunedì 28 gennaio 2019

lui è tornato

sanremo si avvicina con le immancabili polemiche politiche e sul politicamente corretto, sul pensiero unico, sull'omologazione: io esulo da questo pensiero. una volta si cantava e si canticchiava sempre, andando a scuola, durante il lavoro, nei momenti conviviali...si cantava e si era se non felici molto più sereni, sinceri e naturali. diceva almirante in un suo discorso "che non è momento di apologie nè di ritorni all'indietro... i valori, le tradizioni, i ricordi che mi rifiuto di ammainare perchè sono la mia bandiera della mia vita"(napoli '70). stavolta il racconto ha il suo sfondo musicale, partendo dal titolo del nuovo singolo anteprima dell'album degli ultima frontiera in uscita in questi giorni dove lui sono io, tornato perchè riparto nuovamente per un'avventura in una nuova "azienda", stavolta tutta mia. il gallo nuovo è comprato e già posizionato nella capanna, ha anche un nome, achille starace, conosciuto non grazie ai libri di scuola ma grazie alla canzone "archeofà" degli ennessepi. aspetto il camionista che mi dia una mano a portare giù un pò di roba.
prendo poi spunto da un'altra vecchia canzone del '43 cantata da sergio lulli, "caro papà" dove in una strofa si dichiara l'amore per la nostra terra "anch'io combatto, anch'io fò la mia guerra/ con fede con onore e disciplina,/ desidero che frutti la mia terra e curo l'orticello ogni mattina" perchè chiunque ha provato ad abbassare la schiena e fare un'orto o allevare qualche animale sà il sacrificio che si prova e come cantano ancora gli ennessepi "la mia gente non piega la schiena se non quando serve un pò di umiltà...(la mia gente)" ed in azienda di umiltà ce ne vuola tanta.

"lui è tornato" è inoltre un film tedesco del 2015 seguito nel 2018 dal film italiano "sono tornato", praticamente le stesse scene del precedente con attori e ambientazioni differenti.

domenica a Messa il sacerdote ha presentato il motto del nuovo vescovo di lucca, mons. giulietti, e borbottava ai giovani nelle prime panche "vedete questo latino, torna sempre". il  motto, che definisce le linee guida del suo mandato recita "opere et veritate", con l'azione e nella verità. queste due parole ci riportano al brano evangelico da cui sono state tratte "figlioli, non amiamo a parole e con la lingua, ma con le opere e nella verità"(giovanni 3,18).

martedì 22 gennaio 2019

calenzano 20 01 19


tre mostre in tre mesi (inveruno, carrara e calenzano), tre volte sul turno di notte, partito e ritornato in stato semiconfusionale, della serie che voglio svenirmi su una rotoballa. ho trovato un buon gallo per cambiare sangue, il resto della truppa invece si sarebbe portato via mezzo padiglione...come sempre succede...vittime della giornata sopratutto i piccioni, seguiti a ruota dalle cocincina nana blu...me ne farò una ragione.

gran bella mostra, ottima l'organizzazione, con tre zone distinte: ad accogliere il visitatore la mostra delle uova assieme ad alcuni allestimenti di nuclei avicoli ed una voliera di piccioni. dopo un breve corridoio si entra nel locale con l'esposizione dei polli con stanza a sè riservata agli animali di pronta vendita non soggetti a giudizio dell'esperto, al piano superiore salone riservato all'associazione colombofila.
ho apprezzato molto questa nuova location molto più ordinata e distribuita rispetto ad empoli dove tutto era concentrato in un unico grande salone, inutile sottolineare la mole di lavoro svolta dagli associati per l'allestimento.

ingresso: 






rassegna amrocks: c'era anche un terzo gallo ma la foto non è venuta, giudizio comunque insufficente per il soggetto.



questo sopra è il mio nuovo acquisto (70 euro), gabbia 69, gran bel numero nel kamasutra, speriamo sia all'altezza.




piano superiore con piccioni con una rassegna fotografica dei soggetti piaciuti di più ai bimbi per un eventuale futuro acquisto (ormai ho il fiorentino in testa, dopo verranno loro).